Libri d'artista a tiratura limitata: DAIMON, Cesare Reggiani
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Ce­sa­re Reg­gia­ni

Dai­mon

260,00 €

 

Ce­sa­re Reg­gia­ni
Dai­mon


-Un albo dop­pio con co­per­ti­na car­to­na­ta.

48 pa­gi­ne cia­scun vo­lu­me.

For­ma­to 28x21 cm chiu­so.

 

-Un di­se­gno ori­gi­na­le in bian­co e nero su car­ton­ci­no Fa­bria­no Ar­ti­sti­co 100% co­to­ne

30x42 cm. Fir­ma­to dal­l’au­to­re.

 

-I due albi il­lu­stra­ti, un testo in­tro­dut­ti­vo e il di­se­gno ori­gi­na­le in pas­se­par­tout nero sono con­te­nu­ti in un’a­stuc­cio in legno ti­ra­to a cera con co­per­chio scor­re­vo­le.

 

Mi­su­ra to­ta­le: 32x48 cm.

 

Edi­zio­ne:

50 copie nu­me­ra­te e fir­ma­te.

Testo in­tro­dut­ti­vo in ita­lia­no e in­gle­se.

Il Libro d’Ar­ti­sta “Dai­mon”, pre­sen­ta­to per la prima volta nel 2014 al Pa­laz­zo delle Espo­si­zio­ni di Faen­za, Ita­lia, in una vasta in­stal­la­zio­ne di 50 di­se­gni in bian­co e nero e un fil­ma­to.

I 50 di­se­gni sono stati poi scan­sio­na­ti e co­lo­ra­ti: è in que­sta parte del la­vo­ro che com­pa­io­no le rosse si­lhouet­tes ani­ma­li dei Dai­mon.

 

Una parte del la­vo­ro è ri­pro­dot­ta nelle pa­gi­ne di que­sto dop­pio album.

 

La ti­ra­tu­ra li­mi­ta­ta a sole 50 copie nu­me­ra­te e fir­ma­te dal­l’au­to­re di que­sto libro d’ar­ti­sta è stata pro­dot­ta per ac­com­pa­gna­re cia­scu­no dei di­se­gni ori­gi­na­li.

 

Que­sto libro d'ar­ti­sta, Dai­mon, è di­vi­so in due parti, quasi a voler sot­to­li­nea­re una du­pli­ci­tà del­l'es­se­re: una real­tà (in bian­co e nero) e una pos­si­bi­li­tà (a co­lo­ri). Nella parte a co­lo­ri en­tra­no in campo anche sti­liz­za­te si­lhouet­te di ani­ma­li a sim­bo­lo di una con­di­zio­ne pre­clu­sa al­l'uo­mo.

Ani­ma­li come esem­pio di una di­gni­tà e di una bel­lez­za che non hanno bi­so­gno di af­fer­ma­zio­ni e di giu­sti­fi­ca­zio­ni. Sono loro i Dai­mon di Reg­gia­ni: i Dai­mon di ogni vero ar­ti­sta.

Il tutto, in Reg­gia­ni, av­vie­ne in una di­men­sio­ne se­ro­ti­na, quasi vir­gi­lia­na, e ve­na­ta di ma­lin­co­nia. Quel­la stes­sa ma­lin­co­nia che an­co­ra tra­spa­re dagli occhi della gran­de sta­tua­ria clas­si­ca e di suoi figli come Dürer che ha reso mo­nu­men­ta­li ed eter­ni una zolla d'er­ba e un le­prot­to, e se stes­so con loro, pur te­men­do di non es­se­re riu­sci­to nel com­pi­to e di dover vi­ve­re in un pe­ren­ne stato di ri­cer­ca e di at­te­sa.

I Dai­mon ap­pa­io­no e scom­pa­io­no, tra co­lo­re e bian­co e nero, e Reg­gia­ni li in­se­gue con le sole armi di una “poe­sia arida, dura, clas­si­ca” (T.​S.​Eliot). Il ri­sul­ta­to non è si­cu­ro ma altro non serve.

An­dia­mo con lui.

 

Fran­co Ber­to­ni